I MIEI PICCOLI SOGNI
Io sogno il giorno in cui nessuno avrà più paura di Dio, perché il Dio di Gesù non è un Dio crudele, sempre pronto a calcolare le colpe e a preparare la punizione, ma un Dio il cui Volto lascia trasparire la meravigliosa bellezza che solo l'amore può rivelare.
Io sogno una religione che parli di amicizia, benevolenza, gratuità, di celebrazione festosa di tutta la creazione: una religione che non disprezzi niente della vita e non disperi di nessuno, ma sappia trovare anche nella persona più umiliata dalla colpa quel lembo di innocenza su cui veglia tutta la tenerezza del nostro Dio.
Io sogno una fede che invece di essere la fredda adesione a un sistema di credenze religiose, sia l'esperienza calda di un incontro in cui ciò che conta anzitutto è un cuore che si senta abitato dall'amore del Dio di Gesù e che gioisca nel sentirsi amato.
Io sogno che lo stupore di sentirsi amati faccia nascere un'immensa tenerezza per tutti gli esseri così da vedere in ogni volto il sacramento della presenza amica di Dio e da adorare Dio che vive, soffre, agisce, grida con gemiti inesprimibili nella profondità di ogni cuore.
Io sogno una Chiesa umile, semplice, leggera, sciolta da esibizioni e preoccupazioni di ordine mondano; una Chiesa dove l'amicizia sia il valore più prezioso e la fraternità la nota pia trasparente; una Chiesa dove ciascuno, nonostante le sue esperienze sbagliate, si senta accolto da uno sguardo di benedizione che restituisca fiducia e dignità.
Io sogno una Chiesa nel cui volto ci sia anche in trasparenza la Comunità Pastorale “Madonna del Rosario” perché nella valorizzazione delle singole Parrocchie sia sempre più disponibile ad essere “sale”, “luce” e “fermento” nel nostro territorio lecchese.
Io sogno una Chiesa che, libera da ogni compromissione con il potere, abbia il coraggio di ribellarsi, di dire un no deciso di fronte a certe strade di vergogna e di bassezza, anche a costo di perdere qualche privilegio perché i valori di giustizia e di pace, soprattutto i diritti dei poveri, non vanno sacrificati a nessun calcolo che tradisca il Vangelo.
Io sogno che la grande famiglia dei credenti conosca il dono delle lacrime: di pietà per ogni sofferenza, lacrime di purificazione per ogni colpa, lacrime di stupore per ogni dono che venga da un cuore amico.
E perché non sognare un pianto dolcissimo, quasi un battesimo delle lacrime, quando, come creature rivestite di miracolo e di grazia, ci sarà dato di essere accolti nella casa del Padre da un abbraccio che, dopo aver sciolto ogni tristezza, ci farà gustare uno stupore inesprimibile al di là di ogni possibile attesa?
mons. Franco Cecchin
Responsabile della Comunità Pastorale
Lecco, 21 settembre 2013
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